RAI, ACCORDO SUI PRECARI.
CAPPON: «SODDISFATTO»
«Dare un futuro certo ai precari Rai è una soddisfazione prima di tutto per l’Azienda. L’aver raggiunto, nell’arco di pochi giorni, due accordi fondamentali con i lavoratori che da tempo collaborano con la Rai (il riferimento è all'accordo firmato con il sindacato giornalisti, ndr) è il risultato migliore che potessimo ottenere in chiusura di mandato ed è un risultato frutto di una strategia attuata sin dall’inizio con determinazione, correttezza e trasparenza».CAPPON: «SODDISFATTO»
«Dare un futuro certo ai precari Rai è una soddisfazione prima di tutto per l’Azienda. L’aver raggiunto, nell’arco di pochi giorni, due accordi fondamentali con i lavoratori che da tempo collaborano con la Rai è il risultato migliore che potessimo ottenere in chiusura di mandato ed è un risultato frutto di una strategia attuata sin dall’inizio con determinazione, correttezza e trasparenza».
É soddisfatto Claudio Cappon, direttore generale della Rai, per l’intesa raggiunta con i sindacati per la stabilizzazione dei lavoratori precari, intesa che giunge a due settimane da quella analoga siglata con le rappresentanze sindacali dei giornalisti. «Sin dall’inizio, il mio obiettivo è stato quello di cessare con la "fabbrica" dei precari, di non illudere nessuno, di essere chiaro con tutti: per questo, da quando sono arrivato, ho chiesto che venissero bloccati i cosiddetti primi utilizzi, quei contratti che andavano solo ad ampliare la platea dei precari, giornalisti e non. Abbiamo chiuso il "rubinetto" che alimentava un sistema destinato a crollare per la sua insostenibilità. Da oggi chi lavora per la Rai, anche a tempo determinato, ha un percorso professionale tracciato e definito e anche l’Azienda sa esattamente ciò a cui andrà incontro in termini di organico», ha aggiunto Cappon. Il Direttore Generale rivendica i due accordi siglati e «il primo concorso per neolaureati tenuto nel 2007 in Rai dopo 10 anni». «Da oggi la Rai è una casa più trasparente, più corretta con i suoi lavoratori e con chi paga il canone. E questo, lasciatemelo dire, grazie anche e soprattutto all’impegno della Direzione Risorse Umane che ha lavorato duramente e coerentemente su un progetto condiviso con la Direzione Generale sin dal primo momento», ha concluso Cappon.
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