Sono sempre meno ma hanno stipendi da fame, si tratta dei lavoratori precari, diminuiti di 20 mila unità nel 2007. 830 mila precari che guadagnano in media 8.800 euro l’anno, questo l’identikit tracciato dall’ultima ricerca dell’Ires-Cgil.
Non solo, una gran parte dei lavoratori rimane “intrappolata” nel lavoro atipico: sei precari su dieci per due anni di seguito e oltre il 37% per tre anni (la ricerca prende in considerazione il triennio 2005-2007). “Il dato positivo - ha sottolineato il segretario confederale della Cgil, Fulvio Fammoni - è che il trend ascendente ha subito un rallentamento. Significa che volendo si può intervenire, come ha fatto con atti concreti il precedente governo, e bisogna continuare ad intervenire. Tuttavia il numero complessivo resta altissimo e rappresenta una anomalia in Europa”.
Per precari si intendono quei lavoratori atipici con una collaborazione a reddito esclusivo su cui si è focalizzato il Ministero del Lavoro con una lotta alle false collaborazioni. Un aiuto considerevole alla riduzione del precariato è arrivato anche dall’aumento del contributo pensionistico di 5 punti percentuali rispetto al reddito che ha reso meno conveniente per le aziende il ricorso alle collaborazioni.
Identikit del precario
Sono giovani ma non troppo i precari di oggi con un’età media di 34 anni e un contratto medio dura circa sette mesi. A livello territoriale la maggiore concentrazione si riscontra in Calabria e nel Lazio, dove sono precari tre parasubordinati su quattro. Per quanto riguarda i redditi, la ricerca evidenzia come per i precari la media si attesti nel 2007 a 8.800 euro l’anno, con un incremento rispetto al 2005 del 4,8%, pari a 405 euro.
1 commento:
Quanti siamo e quanti saremo? troppi un popolo di precari in giro per la terra!! io vi segnalo solo l'inno dei precari del cantante Daniele Babbini penso che iul testo riassuma tutto la problematica del precariato, saluti
Un precario costante
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