Precari, monta la protesta.
Proposti contratti di sostituzione pluriennali
di Alessandra Ricciardi da ItaliaOggi dell'11/7/2006
Un piano pluriennale di assunzioni. Lo chiedono a gran forza i sindacati, in allarme dopo la lettura del Dpef, il documento di programmazione economica e finanziaria. Non ci stanno, i sindacati, a una nuova stretta sul personale dipendente. Il piano dell'Unione prevedeva un programma pluriennale di assunzioni. E quel programma deve esserci nella prossima Finanziaria, dicono all'unisono le sigle sindacali e i movimenti. ´La situazione è oggettivamente difficile, ma la strada imboccata, fatta di tagli alla spesa sociale, non è quella giusta, e su questa strada non potremmo seguirli', dice, in una lettera inviata ieri al ministro dell'economia, Tommaso Padoa Schioppa, Francesco Scrima, segretario della Cisl scuola. Sindacato che, per bocca del suo leader, Raffaele Bonanni, è tornato a parlare di scioperi: ´Non abbiamo cambiato idea, abbiamo fatto sei scioperi contro il governo Berlusconi, non abbiamo problemi a farne uno con il governo Prodi', ha detto Bonanni, facendo intendere a chiare lettere che non ci sarà nessun trattamento di favore nei confronti della coalizione di centro-sinistra. La luna di miele, insomma, governo-sindacati va conquistata. Non è un dato acquisito, almeno da parte dei sindacati. ´Le assunzioni sono una priorità non procastinabile, c'è un'emergenza sociale visto che, se non si interviene, la percentuale di personale precario che lavora nella scuola è destinata ad aumentare superando l'attuale soglia critica del 20%', aggiunge Enrico Panini, segretario della Cgil-flc.
´Va predisposto un piano che gradualmente assorba tutto il personale precario a copertura di tutti i posti vacanti', dice Massimo Di Menna, segretario della Uil scuola. Che lancia la proposta di istituire contratti pluriennali di supplenza: ´Per garantire la stabilità delle scuole, sui posti disponibili, si possono predisporre dei contratti pluriennali, al posto dei contratti annuali che hanno termine e giugno e ad agosto e costringono ogni anno al calvario delle nomine'. Un modo per assicurare, in attesa delle immissioni, stabilità ai supplenti e alle scuole nell'organizzazione della didattica. La proposta è stata già presentata al ministro della pubblica istruzione, Beppe Fioroni, che, a sua volta, ha ancora in sospeso la richiesta inviata a padoa Schioppa di raddoppiare le 23.500 assunzioni di settembre. La partita tra Istruzione ed Economia è appena agli inizi.
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