2.2.08

TAR Lazio: Precari in graduatoria senza piu' riserva

SCUOLA/ TAR LAZIO: PRECARI IN GRADUATORIA SENZA PIU' RISERVA
Posizioni 300.000 docenti da rivedere: a rischio migliaia nomine


Roma, 1 feb. (Apcom) - Le graduatorie dei docenti per il conferimento di contratti di lavoro a tempo indeterminato e a determinato devono essere rifatte: è questo il parere del Tar del Lazio che, con la sentenza 708, ha riconosciuto il diritto dei docenti abilitati con i corsi riservati a essere utilmente inseriti nelle graduatorie ad esaurimento, senza l'indicazione della riserva.

Il provvedimento riguarda la posizione di un numero altissimo di docenti: complessivamente i docenti abilitati inseriti nelle graduatorie ad esaurimento sono infatti quasi 300.0000. Di questi, circa 50 mila nei mesi scorsi hanno conseguito l'abilitazione e si sono visti concedere l'inclusione nelle graduatorie solo con riserva.

La sentenza del tribunale laziale potrebbe andare ora ad incidere sui destini di moltissimi insegnanti: se dovesse avere seguito potrebbero essere infatti riviste tutte le procedure di nomina sino ad oggi effettuate dagli uffici scolastici provinciali per l'anno scolastico 2007/08.

Un duro lavoro attenderebbe quindi gli Uffici scolastici provinciali di tutta Italia che a partire dallo scorso luglio hanno prodotto oltre 50.000 immissioni in ruolo e 120.000 contratti sino al termine dell'anno scolastico.

Soddisfatti i sindacati che hanno tutelato i docenti precari: "il tribunale ha accolto in pieno le richieste presentate da tutti quei docenti che avevano subito una evidente lesione dei loro diritti a causa del mancato riconoscimento del titolo conseguito - ha detto l'avvocato Domenico Naso - e le ha accettate in maniera inequivocabile, definendo l'impostazione adottata dall'amministrazione priva della dovuta base normativa, contraddittoria, irragionevole e lesiva del principio di buon andamento dell'azione amministrativa".

"ll decreto ministeriale 85/2005 - ha proseguito l'avvocato, che difende i docenti della Uil Scuola - aveva invece previsto norme precise in conformità alle pressanti esigenze connesse con la soluzione del problema del precariato. E le ha previste in piena consonanza con la tempistica relativa all'inserimento in graduatoria".

"Le successive note ministeriali che con questo ricorso abbiamo impugnato - ha chiarito ancora Naso - erano palesemente e arbitrariamente in contrasto con la traccia così chiaramente fissata dal decreto ministeriale 85".

Nessun commento: