11.7.08

Bologna Sciopero a sorpresa all'inaugurazione del McDonald's della stazione di Bologna

Bologna
Sciopero a sorpresa all'inaugurazione del McDonald's della stazione di Bologna

Benedetta Aledda
Bologna
Sciopero a sorpresa all'inaugurazione del McDonald's della stazione di Bologna. Davanti all'esercizio, riaperto ieri dopo una ristrutturazione, hanno protestato tutta la mattina alcune decine di lavoratori. Chi fa il tempo pieno ha iniziato il turno alle 5 del mattino, ha fatto le prime 4 ore e poi, dopo la pausa obbligata (da 2 fino a 4 ore), a sorpresa non si è ripresentato. Si sono fatti notare così i dipendenti di Cigar, la ditta che gestisce tutti i punti di ristorazione della stazione, compreso il fast food, ora riuniti nello stabile sul lato est di piazza Medaglie d'oro. Dopo la rottura delle trattative sindacali, hanno deciso di scioperare su tutte le 23 ore di apertura. «Con la scusa del rinnovo dei locali hanno licenziato 3 magazzinieri e cercano di portarci tutti a fare il part time o ad andarcene», denunciano i lavoratori. «Facevo il magazziniere da 23 anni - racconta uno di loro, 45 anni e un mutuo da pagare - mi hanno licenziato in tronco perché dicono che il magazzino non serve più». «Ora chiederanno a noi di trasportare la merce, perché non può arrivare da sola sui banchi!», protesta una delle banconiere rimaste in servizio; con i colleghi invita i passanti a non consumare al McDonald's.
A marzo l'azienda ha aperto una procedura di mobilità per 23 dipendenti full time. «Aggiungendo i tempi determinati, si arriva a 52 persone in meno», chiarisce Giuseppina Cupaiolo della Fisascat-Cisl. Da allora Cigar ha assunto per periodi di 3 o 9 mesi molti dei ragazzi che ieri, insieme ai responsabili, hanno tenuto aperto il McDonald's.
«Eravamo disponibili anche a fare il turno continuato», spiega Grazia De Siena, banconista e delegata della Filcams-Cgil, «ma l'azienda ha insistito con il turno spezzato, ha allungato l'apertura da 12 a 23 ore e a molti ha comunicato che dovranno fare anche altre mansioni». E' capitato a una cassiera dei vecchi bar, uscita in lacrime dopo le prime 4 ore di lavoro: «Faccio la cassiera da 28 anni e mi hanno messo all'improvviso a fare le pizze», racconta con gli occhi lucidi. «Vogliono farci sentire a disagio - interviene una collega assunta 33 anni fa - così ci licenziamo e loro assumono i ragazzini con contratti precari». Coi nuovi turni, comunicati pochi giorni fa, tra chi fa il tempo pieno c'è chi entra alle 17 ed esce alle 21, poi stacca e riprende dalle 24 alle 3.
Al fast food, invece, ormai sono tutti part time; la metà stranieri, quindi più ricattabili, assunti con contratti a termine e di inserimento quando già Cigar aveva dichiarato gli esuberi. «Questo vuol dire che l'azienda non è in crisi ma che sta approfittando del rinnovo dei locali per ristrutturare il personale», denuncia il consigliere comunale del Prc Roberto Sconciaforni, arrivato a portare solidarietà, come hanno fatto i suoi colleghi dell'Altra Sinistra. «Il sindaco Cofferati deve dire se questo comportamento è compatibile coi progetti di rinnovo della stazione», incalza Sconciaforni.
Cgil Cisl Uil di categoria, insieme a Ugl, sono pronte a denunciare l'azienda per comportamento antisindacale.


Liberazione 11/07/2008

Nessun commento: