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12.5.07

Noi, precari della sanità: fantasmi da 10 lunghi anni

[12/05/2007]
"NOI, PRECARI DELLA SANITÀ: FANTASMI DA 10 LUNGHI ANNI"

Riceviamo e pubblichiamo una lettera di protesta del coordinamento dei lavoratori precari dell’ex Asl Le/1, che sulla loro situazione, lamentano: “La segreteria del dottor Rodolfo Rollo non ha mostrato alcuna disponibilità per fissare un incontro con il direttore generale”.

“La Asl di Lecce incentiva tutti gli infermieri di ruolo e quelli precari della ex Le/2 con un premio di produttività pari a 400 euro netti, discriminando gli infermieri precari della ex Le/1, vergognosamente esclusi dalla manovra. Perché è stata commessa l’ennesima grave ingiustizia nei nostri confronti? Siamo precari da più di 10 anni perché chi di dovere non è stato in grado di fare alcun concorso; non abbiamo diritto ad alcuno scatto di anzianità; siamo psicologicamente ricattabili; contiamo meno dei colleghi di ruolo e valiamo meno dei precari della ex Le/2; siamo precari che non producono nulla, fantasmi che non meritano niente; siamo fastidiosi perché troppo numerosi: 400 euro netti moltiplicati per i 450 infermieri precari della Asl Le/1 fanno in tutto 180.000 euro. Accidenti, siamo troppi. Ma perché questi precari non muoiono?”

“Calma, non c’è alcun bisogno di augurarne la morte: tanto non contano, sono insignificanti, inutili, non abbiamo alcun diritto al premio produttività, siamo fantasmi ed in quanto tali non produciamo: siamo il nulla…”

“Complimenti vivissimi all’ex direttore generale, a quello attuale ed alla combriccola sindacale, che costantemente mantengono l’atteggiamento negativo nel riconoscimento del nostro lavoro svolto fino ad ora. Se prima ci sentivamo parte di una grande famiglia precaria (come dire, mal comune mezzo gaudio) adesso sappiamo che esistono precari di serie A e precari di serie B, perché “loro” hanno deciso che i nostri figli non hanno bisogno di quei 400 euro. Come possiamo pensare che convertiranno i nostri contratti ai sensi della finanziaria del 2007 se di fatto non ci riconoscono come personale che produce? A quattro mesi dall’approvazione della finanziaria chi di dovere non e’ ancora pronto a stabilizzarci. La Regione ha bisogno di tempo, ancora: dobbiamo aspettare la fine del mese di giugno per sapere… e qualche sindacato va in giro per ospedali ad offrire l’istanza di conversione dei contratti. Ma in cambio di cosa? E perché lo fanno, visto che a livello regionale è ancora tutto da decidere ?”

“La nostra prima mossa di difesa sarà quella di risparmiare almeno 15 euro al mese cancellando l’iscrizione a qualsiasi sindacato di appartenenza (tanto ,se mai avverrà la stabilizzazione, non avremo bisogno di loro perché ci spetterà di diritto ). Siamo pronti a riorganizzarci lottando sul territorio per far valere i nostri diritti calpestati da anni e anni di scellerata politica regionale ed aziendale. Chiediamo a gran voce il ruolo e il premio di produttività. La protesta è solo all’inizio”.