29/12/2007 - Tensione in Palazzo Vecchio a Firenze, dove i dipendenti del Comune protestano per la situazione di precariato che riguarda i loro contratti che nel 2008 prevedono un ulteriore indebolimento.
Dure le critiche, oltre che al sindaco Leonardo Domenici, accusato dai sindacati di comportarsi da squalo, alla Finanziaria che, scritta male, rischia di vanificare le poche possibilita' che restano per garantire stabilita' lavorativa e continuita' della gestione diretta dei servizi. Le proteste riguardano soprattutto la scelta di esternalizzare i servizi, di privatizzare a danno di una riduzione dei diritti, delle condizioni di lavoro e della retribuzione. Sul fronte della riduzione della qualita' dei servizi si parla di un meccanismo perverso delle gare al ribasso, della formazione, della sicurezza sul lavoro. Si chiede il rinnovo dei contratti e non nuovi contratti piu' svantaggiosi, si combatte contro l'eterna precarieta' mascherata: ad ogni cambio di appalto, infatti, anche per i lavoratori assunti a tempo indeterminato dalle cooperative o dalle imprese, verrebbe compromessa la continuita' lavorativa.
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31.12.07
22.12.07
Perugia - Lavoratori in scadenza
YouTube - Lavoratori in scadenza
I lavoratori precari della Provincia di Perugia incontrano l'assessore al personale e chiedono garanzie e sicurezza per il proprio futuro
I lavoratori precari della Provincia di Perugia incontrano l'assessore al personale e chiedono garanzie e sicurezza per il proprio futuro
4.12.07
Call Center - I precari in sciopero
Torino, Lingotto. Interinali, co.co.pro., ormai i nuovi contratti di lavoro hanno tutti la stessa natura, la precarietà. Questa mattina hanno protestato con uno sciopero i "dipendenti" a tempo determinato della società Telegate, l'azienda dei servizi 89.24.24, di pagine gialle, e 1240, di pagine bianche. I motivi sono molteplici e vanno dallo stipendio troppo basso (5-600 euro al mese) all'insicurezza lavorativa, passando per le preoccupazioni di un futuro incerto.
Il problema è che ci sono, si, leggi che "tutelano" i lavoratori come ad esempio l'obbligo, da parte dell'impresa, ad assumere lavoratori che prestano servizio per più di un tot di tempo (in genere due anni), oppure per coloro che "subiscono" un certo numero di proroghe consecutive... ma, purtroppo, i "datori di lavoro" hanno anche scoperto l'escamotage per aggirare l'ostacolo dell'obbligo d'assunzione. Infatti, basta che ogni tot mesi il contratto venga modificato, oppure che dopo un tot di rinnovi si interrompa il rapporto di lavoro per una quindicina di giorni per poi ricominciare da zero, dove zero tende a infinito... o, ancora, basta far firmare al dipendente un documento dove dichiara le proprie dimissioni, con la promessa di essere nuovamente assunto con contratti "nuovi", ben più convenienti agli imprenditori. Un circolo vizioso che colpisce molti giovani e non più tanto giovani; un meccanismo perverso che spesso colpisce soprattutto le donne, costrette a rimandare il progetto di formare una famiglia, avere dei figli (una donna co.co.pro, per contratto, può essere esclusa dall'impiego in qualsiasi momento, senza preavviso e senza motivazione, a discrezione dell'azienda); un comportamento aziendale verso il quale il governo chiude un occhio, se non tutti e due...
03 / 12 / 2007
Articolo tratto da:
http://www.ecoditorino.org
Il problema è che ci sono, si, leggi che "tutelano" i lavoratori come ad esempio l'obbligo, da parte dell'impresa, ad assumere lavoratori che prestano servizio per più di un tot di tempo (in genere due anni), oppure per coloro che "subiscono" un certo numero di proroghe consecutive... ma, purtroppo, i "datori di lavoro" hanno anche scoperto l'escamotage per aggirare l'ostacolo dell'obbligo d'assunzione. Infatti, basta che ogni tot mesi il contratto venga modificato, oppure che dopo un tot di rinnovi si interrompa il rapporto di lavoro per una quindicina di giorni per poi ricominciare da zero, dove zero tende a infinito... o, ancora, basta far firmare al dipendente un documento dove dichiara le proprie dimissioni, con la promessa di essere nuovamente assunto con contratti "nuovi", ben più convenienti agli imprenditori. Un circolo vizioso che colpisce molti giovani e non più tanto giovani; un meccanismo perverso che spesso colpisce soprattutto le donne, costrette a rimandare il progetto di formare una famiglia, avere dei figli (una donna co.co.pro, per contratto, può essere esclusa dall'impiego in qualsiasi momento, senza preavviso e senza motivazione, a discrezione dell'azienda); un comportamento aziendale verso il quale il governo chiude un occhio, se non tutti e due...
03 / 12 / 2007
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http://www.ecoditorino.org
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